Museo dei Balzi Rossi

Le grotte dei Balzi Rossi si aprono ai piedi di una suggestiva parete rocciosa di calcare dolomitico del Giurassico superiore alta circa 100 metri, che costituisce la linea di costa tra la frazione Grimaldi di Ventimiglia (Imperia) e il valico di frontiera di Ponte San Ludovico tra Italia e Francia. Il nome della località è dovuto all’arrossamento superficiale della parete rocciosa. Bàussi Russi nel dialetto di Ventimiglia significa infatti rocce rosse. Il toponimo si deve al tipico colore della roccia meteorizzata, una falesia alta circa 100 m formata da calcare dolomitico ricco di minerali ferrosi; un complesso di grotte in cui sono stati scoperti, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, diversi reperti di epoca paleolitica.

Il complesso è formato da una quindicina di cavità, di cui le più importanti sono:
la grotta del Conte Costantini
la grotta dei Fanciulli
la grotta di Florestano, così intitolata in onore del principe di Monaco che, nel 1846, finanziò i primi scavi
il riparo Mochi
la grotta del Caviglione
la Barma Grande, che significa “grotta” nel dialetto locale
la grotta del Principe, la più vasta (35×18×22 metri)

Fra i numerosi reperti in esse rinvenuti vi sono resti di animali di varie epoche, una ventina di sepolture umane, svariati oggetti fra cui statuette – le cosiddette Veneri dei Balzi Rossi –, ornamenti, utensili in pietra e anche un’incisione rupestre raffigurante un cavallo. Almeno sette degli scheletri scoperti sono riferibili alla presenza dell’Uomo di Cro-Magnon, il cui tipo locale è denominato Uomo di Grimaldi.

Presso le grotte è allestito un piccolo museo preistorico fondato nel 1898 da sir Thomas Hanbury.
Il Museo Preistorico dei Balzi Rossi rimase per lunghi anni come era stato originariamente concepito, semplice completamento della visita alla Barma Grande, all’interno della quale erano conservate in posto due sepolture paleolitiche e resti di elefante. Durante la Seconda Guerra Mondiale furono arrecati gravi danni ai reperti paleolitici e alle strutture espositive. Solo nel 1955 il museo fu acquisito dallo Stato e riaperto.
L’attuale allestimento, completato nel 1994 grazie all’ampliamento degli spazi espositivi e alla costruzione del nuovo edificio museale, si inserisce in un percorso integrato di visita del Museo e dell’area archeologica. Sul retro della nuova costruzione è tuttora visibile la stratigrafia incontrata nel corso dei lavori.

Museo Preistorico dei Balzi Rossi
Via Balzi Rossi, 9 Ventimiglia (IM)

Orari
Martedì-domenica: 8.30-19.30
Chiuso: 1º gennaio, 1º maggio, 25 dicembre (giornate suscettibili di aperture straordinarie)

Tel. +39 0184 38113
e-mail: sba-lig.museobalzirossi@beniculturali.it